Il bruxismo è un disturbo che colpisce i denti e i muscoli masticatori determinando dolorose contratture nella zona testa-collo e importanti usure sulle superfici dei denti che piano piano si consumano diventando sempre più piccoli. Il bruxismo è una delle più diffuse conseguenze dello stress, si stima che quasi due italiani su dieci ne soffrano; l’ ansia e lo stress accumulati durante il giorno trovano la loro naturale via di sfogo attraverso il lavoro dei muscoli masticatori che vanno in contrazione e spingono i denti delle arcate dentarie a un contatto serrato e ad uno strofinio che nel tempo ne determina il logorio, in oltre la contrattura muscolare è responsabile di cefalee e tensioni ai muscoli del collo, della testa e spesso riscontrabili anche in altre parti del corpo.
Ecco quali sono i 5 rimedi per controllare il disturbo:
1- Il bite, un apparecchio in plastica che si applica su una delle arcate dentarie. Lo spessore di plastica che si interpone tra i denti non fa altro che portare i muscoli in una posizione di riposo, in più assorbe gli stess generati dalle contrazioni muscolari usurandosi nel tempo al posto dei denti. Il bite non risolve il bruxismo e necessita di ribasature periodiche. Viene indossato durante la notte, quindi non ha effetto se il paziente bruxa di giorno. Ecco perchè, nei casi di usura avanzata non si può considerare come unico strumento terapeutico.
2- Lo stretching mandibolare, è una ginnastica molto semplice, che serve a sciogliere ed allungare i muscoli masticatori responsabili di tensioni e contratture. Per rilassare la mandibola bisogna muoverla lentamente a destra e a sinistra, indietro e in avanti mantenendo ogni posizione con dolcezza e senza sforzi per 4 secondi, ogni movimento viene ripetuto per tre volte. Ogni nostro paziente prima di effettuare qualsivoglia iter terapeutico viene sottoposto a una visita gnatologica specialistica per valutare ed individualizzare il programma terapeutico in funzione dello stato dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM). Solo se non si evincono segni di patologia all’ATM si riterrà utile seguire tale ginnastica.
3- I trattamenti di rieducazione posturale (rolfing, chiropratica, osteopatia) possono addurre un sostanziale beneficio al paziente bruxista, specie se le contratture non interessare solo i muscoli masticatori. Spesso il paziente bruxista gravemente compromesso accusa tensioni e contratture muscolari in diverse parti del corpo e in questi casi, invitiamo il paziente ad effettuare rolfing per poter trarre maggiore beneficio dalla sinergia tra trattamento odontoiatrico e muscolare.
4- Poichè secondo Bruxism Association il 70% dei casi di bruxismo è associato a stress e stati di ansia, è chiaro che l’assunzione smodata di tea, caffè ed alcolici non fa che peggiorare la patologia quindi se sconsiglia l’uso.
5- Il ripristino delle dimensioni dei denti attraverso tecniche adesive (3 step technique) non solo protegge definitivamente i denti dal progressivo logorio, ma sembra rallentare il disturbo e ridona armonia al viso. Attraverso la 3 step technique vengono incollati sul dente gli intarsi in composito che riportano il dente alla sua forma e dimensione originaria senza però doverlo preventivamente devitalizzare o limare. In pratica il dente già di per sè molto consumato, a differenza delle tecniche protesiche tradizionali, non viene rimpicciolito, ma una volta ripulita la superficie e tolte le carie presenti, si incollano gli intarsi mantenendo i denti singoli e vitali.
Le tecniche protesiche tradizionali prevedono devitalizzazioni preventive e copertura totale del dente con corone (capsule) in porcellana su una o entrambe le arcate determinando un sacrificio biologico di tessuto dentale e non ultimo un sacrificio economico non indifferente, per queste ragioni crediamo nella forza della 3 step technique che ormai da ani pratichiamo con entusiasmo nel nostro studio, offrendo ai nostri pazienti bruxisti risultati benefeci anche per la sinergia con figure mediche corollarie.
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