La frattura dell’incisivo superiore è una delle sfide estetiche più ardue in odontoiatria perchè la difficoltà di ricreare il dente esattamente come prima, si presenta su due livelli:
1- ricreare la parte mancante di dente dello stesso identico colore del dente stesso, senza che si evidenzi la differenza di colore tra il dente vero e il composito;
2- ricreare un dente che sia molto simile all’incisivo accanto, perchè non si notino forti defferenze tra i due incisivi centrali.
Quanto più grande è il pezzo fratturato, tanto più difficile sarà per il clinico rispettare i due parametri descritti.
Quali sono le tecniche terapeutiche da adottare in caso di frattura dell’incisivo?
A seconda di quanto è ampia la frattura si può scegliere se ricostruire direttamente il dente con delle resine composite (le stesse utilizzate per le otturazioni) oppure se la frattura è troppo estesa e la vitalità del dente è compromessa, si potrà scegliere una direzione protesica ricoprendo il dente con una corona in ceramica o se è possibile con una faccetta. La ricostruzione diretta con i compositi è la via più conservativa e auspicabile , ma anche la più complicata per il clinico perché il raggiungimento dei risultati estetici attraverso l’uso dei compositi è di gran lunga più difficile rispetto alle corone in ceramica.
Di seguito verrà mostraa un caso clinico di un incisivo rotto in una ragazza di 20 anni, trattato presso il nostro studio attraverso una ricostruzione diretta in composito. Dopo aver valutato la vitalità del dente, si è proceduto, in un unico appuntamento di un’ora, con la ricostruzione in dell’elemento attraverso tre fasi:
1- mappatura del dente integro e selezione dei colori da utilizzare per avere il massimo effetto estetico;
2- montaggio della diga di gomma per ottenere un campo operatorio isolato e il massimo potere adesivo delle resine composite al dente;
3- Modellazione della parte mancante, strato dopo strato , fino ad ottenere la forma finale perfettamente uguale e speculare al dente accanto.