La mancanza dei denti permanenti è un problema più diffuso di quanto non si possa immaginare, ma la cosa più interessante è che nel 80% dei casi riguarda proprio i denti più visibili, quelli che partecipano al sorriso: gli incisivi laterali. La mancata eruzione degli incisivi laterali permanenti, oltre a comportare degli evidenti disagi estetici e relazionali, è responsabile di malocclusioni ed affollamenti dentali, perché lo spazio beante tende ad essere occupato dai denti vicini che quindi si inclinano o ruotano inficiando nella masticazione. I casi di agenesia, una volta studiati ed accertati con opportuni esami radiografici, vanno sicuramente trattati in prima battuta ortodonticamente per riportare in linea i denti presenti in arcata e restituire lo spazio necessario per potere inserire degli impianti al posto dei denti mancanti. Spesso l’inserimento degli impianti richiede delle tecniche chirurgiche preliminari di rigenerazione ossea, dato che in questi casi specifici la mancanza del dente predispone anche all’assenza dell’osso specialmente in spessore; quindi il piano di trattamento deve passare attraverso un’analisi scrupolosa e uno studio attento del caso.
I fattori che vanno analizzati sono:
1.Accertarsi radiograficamente della reale assenza del dente, spesso, come succede ai canini, la loro mancata eruzione in arcata non è dovuta ad una agenesia vera e propria, ma ad una inclusione ossea (non trovando spazio, restano incarcerati dentro l’osso), tale situazione cambia drasticamente il piano di trattamento.
2.La presenza di un affollamento dentale implica per prima cosa la pianificazione di un trattamento ortodontico.
3.Verificare attraverso una Tc Dentascan la struttura e lo spessore osseo prima di posizionare l’impianto.
4.Verificare, in fase di ortodonzia, se sono stati raggiunti gli spazi sufficienti per una finalizzazione protesica ottimale, cioè se ci sono gli spazi adeguati per mettere il dente mancante delle dimensioni naturali, nè più grande nè più piccolo.